Valentina Marchese

Poliambulatorio Medineur

Viale Del Poggio Fiorito, 27
00144 – Roma
Tel. 065920932 Email: poliambulatorio@medineur.it

Vision

Una società davvero inclusiva: “l’unità, non l’uniformità, deve essere il nostro obiettivo. Raggiungiamo l’unità solo attraverso la varietà. Le differenze devono essere integrate, non annientate, non assorbite (Mary Parker Follet)”.

Mission

Realizzare trattamenti efficaci, evidence based ma adattati all’unicità del singolo, che sappiano supportare e re-indirizzare la traiettoria evolutiva del bambino-adolescente verso modalità funzionali di relazionarsi agli altri e di crescita personale.

Valori

Onestà umana e intellettuale. 

Coerenza e determinazione: con il paziente provo tutto quello che conosco e quello che ancora non conosco lo vado a cercare.

Empatia: le persone, i loro bisogni e le loro potenzialità al centro dell’intervento.

VALENTINA MARCHESE 

PSICOLOGA DELL’ETA’ EVOLUTIVA (Psicologo regione Lazio n°20065 del 17/06/2013)
SPECIALISTA IN PSICODIAGNOSTICA
ESPERTA IN DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI DSA, ADHD E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

Sono una psicologa dell’età evolutiva ovvero, un professionista sanitario che rivolge l’attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza (sia in caso di sviluppo tipico che in caso di neuro diversità). Sono specializzata in psicodiagnostica e nei disturbi del neuro sviluppo con particolare esperienza nei DSA, nell’ADHD, nei DOP e nelle Disabilità intellettive di vario grado di compromissione. Uno degli obiettivi principali che cerco di perseguire è quello di realizzare interventi efficaci e, allo stesso tempo, “su misura di bambino” e quindi non medicalizzanti. Ogni trattamento seppur evidence based, va comunque adattato all’unicità di ogni bambino e adolescente. Mi occupo anche di parent training, percorsi di sostegno rivolti sia ai neogenitori che alle famiglie con bambini con bisogni speciali. A mio avviso è importante coinvolgere attivamente i genitori nel percorso terapeutico del bambino perché questo consente di condividere e, successivamente riprodurre nel contesto di vita del bambino e dell’adolescente, le strategie risultate funzionali nel setting terapeutico. Per lo stesso motivo è importante avere un canale comunicativo costante con le insegnanti e con la scuola in generale, altro contesto di vita fondamentale per il minore.

Servizi

SERVIZI DIAGNOSTICI

Valutazioni psicologiche e neuropsicologiche:

  • Valutazioni cognitive
  • Funzioni esecutive e processi attentivi
  • Apprendimenti scolastici
  • Sviluppo psico-affettivo e relazionale

SERVIZI DI CONSULENZA

  • Sostegno psicologico alla neo genitorialità
  • Anamnesi e orientamento per valutazione psicodiagnostica rivolta all’infanzia e all’adolescenza.

SERVIZI DI TRATTAMENTO

  • Potenziamento degli apprendimenti nei DSA
  • Terapia cognitivo-comportamentale nell’ ADHD e nei disturbi del comportamento infantile e adolescenziale.
  • Parent Training

FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Perché è così difficile gestire mio figlio?

Molto spesso genitori di bambini con difficoltà di autoregolazione del proprio comportamento presentano elevati livelli di stress personale e familiare e possono incontrare impedimenti significativi nella gestione del proprio figlio sia in ambito domestico/familiare sia in contesti di vita sociale (ad es. a scuola, al ristorante, al parco giochi ecc.).  In età prescolare e scolare, gli accessi comportamentali possono verificarsi in modo isolato e temporaneo, quando ad esempio sono legati ad aspetti situazionali o alla particolare fase di sviluppo in cui si trova il bambino, oppure possono rappresentare dei veri e propri campanelli d’allarme per l’insorgenza di futuri disturbi del comportamento. 

Un consulto specialistico è sempre raccomandabile quando le difficoltà comportamentali tendono a strutturarsi stabilmente nell’arco di alcuni mesi e soprattutto quando interferiscono significativamente con il funzionamento del bambino e con la qualità di vita di tutto il nucleo familiare.

Dove sto sbagliando?

In alcuni casi può essere presente una disciplina educativa inefficace solitamente legata a teorie naïves (false credenze) sull’infanzia in generale, e/o sull’esordio e sulle cause del disturbo del proprio bambino.  Un supporto specialistico alla genitorialità consente di evidenziare modi e atteggiamenti che mantengono i comportamenti disfunzionali e problematici del bambino.

Come mai nessuno prima ci hai mai segnalato queste difficoltà?

A volte le difficoltà del bambino possono passare inosservate a uno sguardo poco attento o non adeguamento formato, soprattutto nei primi gradi scolastici o perché relativamente lievi tali da essere compensate in maniera sufficientemente efficace finché le richieste scolastiche non eccedono in quantità e difficoltà le competenze effettivamente raggiunte dal bambino.

E' colpa mia?

Molto spesso i genitori tendono ad attribuire a proprie caratteristiche personali o al proprio stile genitoriale la responsabilità unica delle fragilità comportamentali del proprio bambino. Il senso di colpa non è mai un sentimento utile al senso di autoefficacia genitoriale (“quanto mi sento capace in qualità di genitore”) e alla realizzazione di interventi educativi efficaci.

Come mai con mio figlio è una lotta continua per fare i compiti?

Un bambino non fa volentieri i compiti quando questa esperienza è per lui fonte di dispiacere o di umiliazione personale. In termini psicologici, il bambino non vuole fare i compiti quando si verificano una o più delle seguenti condizioni:

  • il suo funzionamento cognitivo è immaturo rispetto alle richieste del compito
  • ha un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (da diagnosticare verso i 7-8 anni) oppure altri disturbi di origine neurologica (disturbi alla vista..)
  • ha una bassa autostima e, quindi, poca fiducia nelle proprie capacità
  • non ha ancora acquisito competenze metacognitive e, quindi, capacità di riflettere sui propri processi cognitivi (memoria, attenzione..)
  • non ha acquisito un buon metodo di studio
  • ha uno stile attributivo esterno, cioè crede che i buoni risultati dipendano da fattori esterni, quali la fortuna o la facilità del compito, e quindi crede di non poter fare nulla per migliorare la sua prestazione
  • ha scarsa motivazione, cioè non trova piacere e interesse in quello che apprende
  • non trova un giusto supporto emotivo nel genitore o adulto che gli sta accanto
  • ha un forte disagio emotivo per altre questioni (es: separazione dei genitori)
Cosa posso fare per aiutare mio figlio?

In caso di difficoltà persistenti e invalidanti il buon funzionamento del bambino nei vari contesti di vita, è opportuno richiedere un consulto specialistico che sia in grado di orientare, informare e supportare la coppia genitoriale durante un eventuale percorso di valutazione psicodiagnostica e/o neuropsicologica utile ad un corretto inquadramento diagnostico e trattamentale.

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