Poliambulatorio Medineur
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Cardiologia

Vision

Il cuore rappresenta l’ago della bilancia in grado di influenzare, in senso positivo o negativo, ogni tipo di patologia. Un organo piccolo ma in grado di fare una grande differenza. Prendermi cura del cuore di ogni individuo, attraverso la prevenzione e la cura, accompagnandolo in un percorso di benessere lungo tutta la sua vita.

Mission

Attraverso un approccio integrato offrire un percorso di prevenzione e cura personale. Divulgare la conoscenza in ambito cardiologico e prevenire le problematiche cliniche evidenti con screening preventivi in ambito cardiovascolare. Indicare al paziente il miglior percorso terapeutico clinico o chirurgico per una gestione ottimale del proprio equilibrio cardiovascolare.

Valori

Il sorriso e l’empatia per confortare, aiutare ed accompagnare ogni paziente nel proprio percorso di vita. La verità a tutti i costi, una verità a volte difficile e altre volte piena di speranza, ma non intrisa di false illusioni. Un approccio accogliente, caloroso e rassicurante in grado di trasmettere serenità e fiducia.

Durante il mio percorso universitario in cardiologia, feci il tirocinio presso un ospedale  accanto ad un primario di anestesia. In quel periodo non avevo ancora ben compreso che un giorno sarei diventato cardiologo ma, ad ogni intervento chirurgico a cui partecipavo, si concretizzava in me la consapevolezza che l’unico organo in grado di influenzare la riuscita di un intervento era proprio il cuore. Comincia a lavorare presso il pronto soccorso e sulle ambulanze e mi resi conto di quanto importante fosse mantenere vivo e pulsante questo piccolo ma fondamentale organo. La mia attenzione al cuore cresceva di pari passo alla mia passione. Così divenni un cardiologo e capii che prendendomi cura del cuore mi sarei preso cura dell’intero organismo del paziente.  

SERVIZI

  • Visita cardiologica
  • Test da sforzo con cicloergometro
  • Holter pressorio
  • Holter cardiaco
  • Ecocolordoppler
  • Ecocardiogramma

BRUNO BONFIGLI

DIRETTORE SANITARIO
MEDICO CHIRURGO esperto in
CARDIOLOGIA

Cardiologo ROMA SUD

Cardiologia clinica

Cardiologia interventistica

Diagnostica strumentale cardiologica

FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Quali sono i sintomi di una malattia al cuore?

Oggi le malattie del cuore rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità nei paesi più industrializzati del mondo. Uno dei motivi della loro alta mortalità è il fatto che molte persone non ne sanno riconoscere i sintomi, che sono spesso poco specifici, diversi tra loro e solo apparentemente senza alcun legame reciproco.

I sintomi di un disturbo cardiaco sono numerosi ed includono:

  • dolore toracico
  • respiro affannoso
  • astenia
  • palpitazioni
  • stordimento
  • svenimento
  • gonfiore delle gambe, delle caviglie e dei piedi

Tali sintomi, tuttavia, non indicano necessariamente la presenza di una cardiopatia. Per esempio, il dolore toracico può essere dovuto a una malattia respiratoria o digestiva piuttosto che a una cardiopatia. Il respiro affannoso è spesso riconducibile a una malattia respiratoria. L’affaticamento può essere causato da una vasta gamma di malattie.

Quali sono le principali malattie cardiovascolari?

Malattia coronarica – rappresenta la forma più comune di cardiopatia. Si caratterizza per l’accumulo di grassi sotto forma di depositi, chiamate placche aterosclerotiche, nelle pareti delle arterie del cuore. Il restringimento delle arterie può comportare la diminuzione significativa della quantità di sangue, e quindi di ossigeno e nutrienti, in grado di raggiungere organi e tessuti, incluso il cuore. Il restringimento od il blocco delle arterie può portare ad angina o infarto miocardico acuto.

Angina Pectoris – caratterizzata da dolore toracico intermittente, spesso causato da un inadeguato apporto di sangue e di ossigeno al cuore (ischemia). I sintomi correlati all’angina di solito non compaiono fintanto che l’irrorazione del cuore viene mantenuta. Si parla di Angina stabile nel caso in cui il dolore toracico venga avvertito solo sotto sforzo (come durante un esercizio fisico) e sia dovuto a diminuzione dell’apporto sanguigno di tipo transitorio. Nel caso in cui invece il dolore toracico venga avvertito in condizioni di riposo o sotto sforzo minimo, si parla di Angina Instabile.

Infarto Miocardico Acuto – consiste nella morte delle cellule muscolari cardiache (miocardio) dovuta al blocco dell’irrorazione sanguigna e quindi dell’apporto di ossigeno, operata da un’arteria cardiaca. Questa condizione clinica può causare un dolore acuto e persistente. L’infarto miocardico acuto, insieme all’Angina Instabile, fa parte delle malattie cardiache ischemiche note con il nome di Sindromi Coronariche Acute (SCA).

Insufficienza Cardiaca – riguarda l’incapacità del cuore di contrarsi in maniera adeguata e quindi di riempire o vuotare completamente le camere cardiache, con la conseguente diminuzione della sua capacità di pompare il sangue in tutto l’organismo. Il sangue può accumularsi al livello degli arti inferiori e superiori ma anche nei polmoni e nel fegato, causando gonfiore, astenia e difficoltà respiratorie.

Cardiomiopatie – comprendono una serie di anomalie del muscolo cardiaco (miocardio).

Miocardite – riguarda l’infiammazione del miocardio. Spesso si presenta con un’insufficienza respiratoria a rapida insorgenza o con la presenza di un battito cardiaco irregolare; può progredire velocemente ad insufficienza cardiaca.

Malattie del pericardio – riguarda un gruppo di patologie della membrana cardiaca esterna. La pericardite è un’infiammazione del pericardio e può causare dolore nella cavità toracica dovuto agli sfregamenti pericardici.

Endocardite – è un’infiammazione dell’endocardio, la membrana interna del cuore.

Fibrillazione atriale – caratterizzata da aritmia (battito irregolare) che può portare alla formazione di trombi, ad ictus, ad insufficienza cardiaca o ad altre complicanze cardiache.

Cardiopatie valvolari – caratterizzate dal restringimento (stenosi) o dalla non completa chiusura (insufficienza) delle valvole cardiache (mitrale, aortica, tricuspide, polmonare).

Cosa sono le aritmie cardiache?

L’aritmia è un disturbo del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca, cioè del numero di battiti al minuto. Il cuore può cioè battere troppo velocemente (tachicardia), troppo lentamente (bradicardia) o con un ritmo irregolare (ad es. fibrillazione atriale). La maggior parte delle aritmie sono innocue ma a volte possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo: questo può arrecare gravi danni a diversi organi come cervello, cuore, reni, ecc.

Quali possono essere le cause dell’aritmia?

Le cause dell’aritmia possono essere numerose. Può essere dovuta ad esempio ad un forte stress o a forti stati emotivi, disfunzioni della tiroide, consumo esagerato di caffeina o alcol, fumo, carenza di minerali, squilibri elettrolitici, uso di droghe, farmaci. Alcune persone possono presentare già alla nascita un ritmo cardiaco irregolare.

Cos’è lo scompenso cardiaco?

Lo scompenso cardiaco è caratterizzato dall’incapacità del cuore di fornire sangue in quantità adeguate a soddisfare i fabbisogni dell’organismo. Inizialmente, questa condizione non dà sintomi evidenti, ma può determinare un accumulo sia acuto sia, più lentamente, cronico di acqua nei polmoni, negli arti inferiori, nell’addome e nel fegato, determinando l’insufficienza di più organi.

Quali sono le cause dello scompenso cardiaco?

Le principali malattie che possono causare lo scompenso cardiaco sono:

  • Coronaropatia ed infarto: la coronaropatia è la più frequente malattia cardiovascolare e la principale causa di scompenso cardiaco. È causata da placche aterosclerotiche che si formano sulle pareti delle provocando delle riduzioni di calibro. Come conseguenza, ci saranno delle parti di cuore progressivamente indebolite a causa di un minore apporto di sangue.
  • Ipertensione arteriosa: è la condizione dovuta ad elevati valori di pressione arteriosa che espone ad un rischio maggiore di scompenso cardiaco se associata ad altri fattori di rischio cardiovascolare (diabete, ipercolesterolemia, sedentarietà, eccesso di peso, fumo). Se non controllata adeguatamente, a lungo termine l’ipertensione arteriosa affatica il cuore e ne esaurisce la capacità contrattile.
  • Malattie delle valvole cardiache: le valvole sono una sorta di “sistema di chiuse” che permettono al sangue di fluire nella giusta direzione. Un loro danneggiamento, causato da un difetto presente dalla nascita o da una coronaropatia o da un’infezione o, ancora, da una degenerazione, induce il cuore a lavorare con maggiore fatica, indebolendolo progressivamente.
  • Cardiomiopatie (malattie specifiche del muscolo cardiaco)
  • Miocarditi
  • Malattie cardiache congenite
  • Aritmie (malattie del ritmo cardiaco)
  • Alcool e droghe
Se conduco uno stile di vita sano non avrò mai malattie del cuore?

Lo stile di vita di una persona può determinare il suo stato di salute. Un’alimentazione corretta, una semplice camminata e, in generale, prendersi cura del proprio benessere sono sicuramente fattori importanti in grado di prevenire le patologie cardiovascolari. Nel caso di patologie cardiologiche riscontrate in ambito familiare diventa fondamentale sottoporsi ad un’attenta anamnesi, al fine di individuare i fattori di rischio che potrebbero insorgere. Una visita nutrizionale è sicuramente il primo passo per valutare disfunzioni metaboliche, in presenza delle quali sarà opportuno sottoporsi ad un check up cardiovascolare.

A quale età bisogna fare un check up cardiovascolare?

In linea generale, gli uomini dovrebbero sottoporsi ad un check up superati i 40 anni, mentre le donne al raggiungimento della menopausa. Per una efficace prevenzione, nel caso in cui durante l’anamnesi si riscontri una storia cardiologia in ambito familiare come ad esempio una morte improvvisa, casi di aritmia ricorrente o patologie di scompensi cardiaci, diventa fondamentale indagare su tutti i potenziali rischi che possono insorgere. Le persone che per anni hanno mangiato male e che hanno trascurato il proprio stile di vita sono i soggetti più a rischio. Un banale aumento di peso, un’alternanza di perdita di peso e successivo aumento effetto yo-yo,  la conduzione di una vita sedentaria sono tutti fattori in grado di mettere a rischio la salute del nostro apparato cardiovascolare.

Da cosa è causato lo scompenso cardiaco?

Lo scompenso cardiaco può essere dovuto a numerosi fattori come ad esempio un’ipertensione non curata, una lesione del cuore (conseguente ad esempio ad un infarto del miocardio), a una riduzione della contrattilità del cuore a seguito di alcuni eventi come insufficienza miocardica, a disfunzioni valvolari, diabete, infezioni del miocardio, cardiomiopatia.

Il mio medico mi ha consigliato di sottopormi ad un elettrocardiogramma dinamico secondo Holter delle 24 ore, di cosa si tratta?

L’elettrocardiogramma dinamico secondo Holter serve per monitorare l’attività elettrica del cuore per un periodo di tempo superiore a quello di un normale elettrocardiogramma. Viene spesso effettuato per indagare in modo più approfondito sulla presenza di eventuali patologie legate al cuore. Sul torace vengono posizionati alcuni elettrodi, collegati ad un’apparecchiatura, che viene poi generalmente appesa al collo o alla cintura. L’attività cardiaca viene registrata in modo continuativo per 24-48 ore; le moderne apparecchiature permettono una registrazione fino ad un massimo di 7 giorni. Durante questo arco di tempo la persona dovrà continuare a svolgere le sue abituali attività quotidiane e trascrivere su un foglio la comparsa di particolari disturbi e gli orari delle varie attività svolte (come dormire, mangiare..). Terminato il periodo di tempo di controllo concordato precedentemente, il cardiologo potrà rimuovere l’apparecchiatura e quindi analizzare i dati registrati.

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